Le emorroidi sono cuscinetti di tessuto riccamente vascolarizzato e sono localizzate nel canale anale. In condizioni normali, contribuiscono alla continenza e al processo della meccanica defecatoria e del transito fecale. Tuttavia, quando si infiammano possono causare sintomi invalidanti ed una condizione nota come malattia emorroidaria.
La malattia emorroidaria può colpire persone di tutte le età e si verifica quando il tessuto emorroidario per svariati motivi perde la sua funzione, causando sintomi fastidiosi come, sanguinamento, senso di peso anale, senso di ano umido con prurito e in certi casi anche dolore anale, causato dalla trombosi emorroidaria, cioè la comparsa di un coagulo di sangue all’interno dell’emorroide.
Quali sono le cause
Le cause principali possono essere ricondotte a fattori meccanici, alimentari e genetici. Uno dei principali responsabili è lo sforzo eccessivo durante l’evacuazione, spesso legato alla stitichezza cronica.
Anche una dieta povera di fibre e ricca di cibi grassi o piccanti può favorire l’insorgenza del disturbo. Altri fattori includono la sedentarietà, il sovrappeso, e condizioni che aumentano la pressione addominale, come la gravidanza o il sollevamento di carichi pesanti.
La predisposizione genetica gioca un ruolo importante: chi ha una storia familiare di emorroidi è più soggetto a svilupparle. Comprendere le cause è essenziale per prevenire e gestire questa fastidiosa condizione.
Quali sono i Sintomi delle Emorroidi
I sintomi delle emorroidi possono variare in base alla tipologia e alla gravità della condizione. Riconoscerli precocemente è fondamentale per affrontare la malattia emorroidaria in modo efficace. Di seguito, i principali segnali a cui prestare attenzione.
- Sanguinamento durante la defecazione: presenza di sangue rosso vivo sulla carta igienica, sulla tazza del water o sulle feci.
- Dolore e disagio: particolarmente intenso in caso di trombosi emorroidaria o prolasso emorroidario.
- Prurito anale: spesso dovuto a irritazione della pelle o a secrezioni mucose.
- Prolasso: fuoriuscita delle emorroidi interne dall’ano, con o senza possibilità di riduzione manuale.
- Gonfiore: sensazione di nodulo duro o gonfiore nella zona anale.
Tipologie di Emorroidi

Le emorroidi possono manifestarsi in diverse forme, a seconda della loro posizione e delle caratteristiche cliniche. È importante distinguere tra i vari tipi per comprendere meglio i sintomi e scegliere il trattamento più adeguato.
Emorroidi interne
Le emorroidi interne si trovano all’interno del canale anale e, in genere, non sono visibili dall’esterno. Si manifestano spesso con sanguinamento durante la defecazione o “senso di peso” ano-rettale.
Nei casi più avanzati, possono prolassare all’esterno dell’ano, causando ulteriore disagio.
Prolasso emorroidario
In caso di infiammazione di lunga durata e spinte ripetute il tessuto emorroidario perde la capacità di rimanere all’ interno del canale anale e fuoriesce al di fuori dell’ano, comportando una o più tumefazioni palpabili all’esterno, senso di peso e sanguinamento.
Emorroidi marginali o esterne
Le emorroidi marginali o esterne si localizzano a livello dell’anoderma, cioè sotto la pelle che riveste l’ano e possono essere visibili o palpabili. Sono generalmente più dolorose rispetto alle interne, specialmente in presenza di una trombosi emorroidaria.
Emorroidi trombizzate
Le emorroidi trombizzate possono essere sia interne che esterne e insorgono quando si forma un coagulo di sangue al loro interno. Questa condizione provoca dolore e gonfiore anale, rendendo necessario un trattamento tempestivo, il più delle volte medico.
Gradi di Gravità delle Emorroidi: Come Vengono Classificate
Le emorroidi vengono classificate in quattro gradi in base alla loro gravità e al livello di prolasso, ossia la fuoriuscita delle vene emorroidarie dal canale anale:
- Grado I: Le emorroidi rimangono all’interno del canale anale e non sono visibili dall’esterno. Possono causare sanguinamento, prurito o fastidio, ma senza prolasso.
- Grado II: Durante l’evacuazione o sotto sforzo, le emorroidi prolassano (fuoriescono), ma rientrano spontaneamente senza bisogno di intervento manuale.
- Grado III: Le emorroidi prolassano durante l’evacuazione o altre attività e devono essere riportate all’interno manualmente. Questo grado è spesso associato a un maggiore disagio e dolore.
- Grado IV: Le emorroidi sono permanentemente prolassate e non possono essere ridotte manualmente. Questo stadio comporta spesso sintomi gravi come dolore intenso, infiammazione e rischio di complicazioni, come trombosi o ulcere.

La classificazione è fondamentale per determinare il trattamento più adeguato, che può variare da terapie conservative per i gradi iniziali a interventi chirurgici nei casi più avanzati.
La diagnosi della Malattia Emorroidaria
Una diagnosi accurata è essenziale per identificare la presenza di emorroidi e distinguerle da altre possibili patologie dell’area anale e rettale. Grazie a esami clinici e strumentali mirati, è possibile ottenere una valutazione completa e pianificare il trattamento più adatto.
La diagnosi viene effettuata tramite una VISITA PROCTOLOGICA . Lo specialista proctologo eseguirà un esame clinico accurato, eventualmente supportato da:
- Anoscopia: per visualizzare il canale anale e lo stato delle emorroidi interne.
- Rettoscopia: utile per escludere altre patologie del retto.
Come si curano le emorroidi: I possibili trattamenti
Le terapie per la malattia emorroidaria variano in base alla gravità della condizione e alle esigenze specifiche di ogni paziente. Dalle soluzioni minimamente invasive ai trattamenti chirurgici, l’obiettivo è alleviare i sintomi e prevenire le complicanze.
Trattamenti-Emorroidi-Tabella-ComparativaTrattamenti Conservativi
I trattamenti conservativi rappresentano il primo approccio nella gestione della malattia emorroidaria, soprattutto nelle fasi iniziali. Questi interventi mirano a ridurre i sintomi, migliorare la qualità della vita e prevenire il peggioramento della condizione, senza ricorrere a procedure invasive, i principali trattamenti conservativi consitono in:
- Cambiamenti o miglioramenti dello stile di vita: dieta ricca di fibre, idratazione e attività fisica moderata per migliorare il transito intestinale.
- Terapie topiche: creme e gel per ridurre l’infiammazione e alleviare i sintomi.
- Farmaci orali: flavonoidi o venotonici per rinforzare le pareti venose.
- Bagni tiepidi: utili per ridurre dolore e prurito.
Trattamenti Mini-Invasivi

Quando i sintomi non migliorano con i trattamenti conservativi, possono essere adottate procedure minimamente invasive, eseguite in ambulatorio durante la visita:
- Legatura elastica: indicata per le emorroidi interne che tendono a prolassare e sono molto voluminose, prevede l’applicazione di piccoli elastici alla base delle emorroidi per interromperne l’afflusso di sangue e riportarle in sede.
- Scleroterapia emorroidaria: iniezione di una schiuma all’interno dell’emorroide per ridurre il sanguinamento e il gonfiore.
Trattamenti Chirurgici

Nei casi più avanzati o in presenza di complicanze, può essere necessario ricorrere alla chirurgia:
- Mucopessia emorroidaria con (Dearterializzazione Emorroidaria Transanale): procedure mini-invasive che riducono l’afflusso di sangue alle emorroidi attraverso dei punti di sutura e riportano il tessuto prolassato nella sua sede d’origine.
- Coartazione laser delle emorroidi (LHP o HeLP): consiste nella chiusura, attraverso l’utilizzo di una sonda laser dei vasi che irrorano il plesso emorroidario.
- Coartazione con radiofrequenza delle emorroidi (tecnica RAFAELO): sfrutta il calore generato da un onda di radiofrequenza (RF) allo scopo di coagulare e coartare il gavacciolo emorroidario.
- Emorroidectomia tradizionale o intervento di Milligan & Morgan: rimozione chirurgica delle emorroidi con forbice, strumento ad ultrasuoni o a radiofrequenza.
- Emorroidopessia con stapler o Prolassectomia meccanica (in passato chiamata intervento di Longo o Starr): indicata in casi selezionati, quando il prolasso emorroidario si associa a PROLASSO RETTALE (link) e/o SINDROME DA OSTRUITA DEFECAZIONE (link), e permette di riposizionare il tessuto emorroidario all’interno del canale anale attraverso la resezione della parte bassa del retto.
Quando rivolgersi a uno Specialista
Se avverti sintomi come sanguinamento durante la defecazione, gonfiore anale con senso di peso, prutrito anale e dolore, è fondamentale consultare un proctologo esperto. Una diagnosi precoce consente di trattare efficacemente la malattia emorroidaria e prevenire complicanze.